Gestire i propri diritti come autore nel rapporto col proprio editore è un dovere per il ricercatore
Per una gestione corretta è necessario essere consapevoli degli effetti della cessione dei diritti
e dei meccanismi del mercato della comunicazione scientifica
Gestire consapevolmente i propri diritti risponde anche a una esigenza di trasparenza sull’uso dei fondi,
spesso pubblici, con i quali la ricerca è stata finanziata
Leggere sempre molto attentamente il contratto editoriale in tutte le sue parti
per vedere quali sono i termini in merito all'autoarchiviazione
ed aggiungere a questi una clausola (addendum) in cui si chiede di mantenere per sé alcuni diritti esclusivi
(tra cui appunto anche quello relativo al loro deposito in archivi aperti istituzionali)
Rendere disponibili i propri lavori
attraverso la pubblicazione Open Access o il deposito in un archivio istituzionale o disciplinare,
è il modo migliore per mettere a disposizione i frutti della propria ricerca non solo per l’intera comunità scientifica
Per approfondire: “S-LÉGAMI!” - Open Access - Manuale d’uso per ricercatori (2022)
APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea - APREquaderni
Pubblicare ad accesso aperto non è a costo zero. A volte i costi possono essere "nascosti" perché supportati dalle istituzioni in vario modo.
GREEN ROAD |
GOLD ROAD E APC |
I contributi OA vengono resi disponibili in Archivi aperti. |
Gli editori commerciali offrono la possibilità di pubblicare contributi scientifici |
ARTICLE PROCESSING CHARGE
Le APC si distinguono in:
La transizione verso l’Open Access (Open Science e Open Access) è stata accelerata dall’iniziativa Plan S, avviata nel settembre del 2018 da una collaborazione internazionale di istituzioni finanziatrici della ricerca - cOAlition S – e sostenuta da ERC e Commissione Europea.
Le problematiche da affrontare sono molte e complesse: per esempio la revisione dei sistemi di valutazione della ricerca, la revisione dei modelli di business dell’editoria scientifica, il diritto d’autore ecc..
In diversi paesi istituzioni finanziatrici, biblioteche e consorzi di enti di ricerca hanno iniziato un'attività cruciale con gli editori tradizionali: negoziare i cosiddetti “transformative agreements”, accordi di transizione (temporanei) volti a trasformare gradualmente l’editore da percettore di abbonamenti ad accesso esclusivo a fornitore di servizi ad accesso aperto.
Il contratto trasformativo rappresenta un passo importante per la diffusione dell’Open Access per le pubblicazioni scientifiche.
Il concetto di transitorietà sotteso nel termine, definisce l’obiettivo di questo contratto, ovvero la volontà di trasformare tutte le attuali pubblicazioni in contributi di ricerca ad accesso aperto.
Tramite questo modello contrattuale è stato infatti possibile trasferire i costi, dall’accesso ai contenuti di un abbonamento, alle APC.
DOAJ (DIRECTORY OF OPEN ACCESS JOURNALS)
Avviata nel 2003 la Directory oggi contiene quasi 17 500 riviste ad accesso aperto e peer-reviewed che coprono tutti i settori della scienza, della tecnologia, della medicina, delle scienze sociali, delle arti e delle discipline umanistiche. Per l'indicizzazione sono accettate riviste ad accesso libero di tutti i paesi e in tutte le lingue.
Una rivista presente in questa Directory deve rispondere a precisi e pubblici criteri di selezione, che verificano la trasparenza e le buone pratiche di pubblicazione accademica.
COMPASS TO PUBLISH: valutare se una rivista ad accesso aperto ha una natura fraudolenta
Sviluppato dalla biblioteca universitaria di Liegi e pubblicato online a novembre 2020, non pretende di fornire una diagnosi formale in pochi click ma, al contrario, intende coinvolgere i ricercatori in un processo di analisi e riflessione personale chiedendo loro, attraverso un percorso guidato, di rispondere ad una serie di domande cui viene dato un peso diverso, che risulta alla fine in una maggiore o minore possibilità che l’editore sia poco serio.
SciRev tool si propone di offrire ai ricercatori, attraverso il reciproco scambio di esperienze, uno strumento per operare la selezione di una rivista affidabile a cui poter presentare il proprio lavoro.
QOAM è uno strumento attraverso cui gli autori accademici possono mettere in comune la loro esperienza sulla qualità del processo di peer review e del comitato editoriale di una rivista usando una scheda di valutazione della rivista, la Journal Score Card, che prevede l’assegnazione di un punteggio tra 1 e 5. Per ogni rivista vengono valutati:
DAOB - DIRECTORY OF OPEN ACCESS BOOKS
Funge da servizio di rilevamento centrale per i libri ad accesso aperto. DOAB collabora con diverse piattaforme affidabili per migliorare la rilevabilità dei libri ad accesso aperto e creare un processo più semplice per gli editori per elencare i loro libri ad accesso aperto in DOAB.
Gli editori che aggiungono i loro libri ad accesso aperto a una qualsiasi delle piattaforme che fanno parte del DOAB Trusted Platform Network possono richiedere alla piattaforma di controllare e verificare quali dei loro libri ad accesso aperto soddisfano i criteri DOAB e di elencare automaticamente i libri verificati in DOAB grazie a questa collaborazione.
Per i ricercatori che vogliono pubblicare il loro libro in open access, DOAB è una fonte affidabile per trovare un editore. I libri in DOAB sono inviati solo dagli editori. In DOAB vengono verificate le procedure di revisione tra pari e di licenza di tutti gli editori prima che i loro ebook possano essere elencati nella directory.
OA BOOKS TOOLKIT
Le pagine di questo toolkit possono essere di grande interesse per comprendere la pubblicazione in open access di libri e sfatare falsi miti.
Il toolkit analizza il ciclo di vita di una pubblicazione accademica. Gli articoli inclusi offrono una rapida e breve introduzione a singoli aspetti della pubblicazione di libri ad accesso aperto.
COPE (Committee on Publication Ethics) si impegna a educare e supportare redattori, editori e coloro che sono coinvolti nell'etica della pubblicazione con l'obiettivo far diventare le pratiche etiche una parte normale della cultura editoriale.
Istituito per fornire consulenza e guida sulle migliori pratiche per affrontare le questioni etiche nell'editoria di riviste e rivolto principalmente a editori ed editori di riviste accademiche, COPE ora include università e istituti di ricerca, organizzazioni e individui coinvolti nell'etica della pubblicazione.
Cope promuove il dibattito professionale e fornisce risorse e supporto per gestire temi critici del rapporto tra autore ed editore, come la manipolazione, il conflitto di interesse, i diritti di pubblicazione di immagini all'interno di articoli.