I vantaggi dell'Open Access, sono riconosciuti e sostenuti dalle politiche della Commissione Europea, dalle agenzie di finanziamento della ricerca internazionali e nazionali, da provvedimenti normativi nazionali, oltre che da numerose dichiarazioni di principio da parte di organizzazioni ed enti internazionali.
La commissione Europea ha in particolare stabilito l’obbligo di pubblicazione in Open Access dei risultati della ricerca scientifica finanziata con fondi pubblici.
L’art. 4, comma 2, lettera b) del Decreto Legge 8 agosto 2013, n. 91, modificato dalla Legge 7 ottobre 2013, n. 112, dispone che i soggetti pubblici preposti all'erogazione o alla gestione dei finanziamenti della ricerca scientifica adottino, nella loro autonomia, le misure necessarie per la promozione dell'accesso aperto ai risultati della ricerca finanziata per una quota pari o superiore al 50 per cento con fondi pubblici, quando documentati in articoli pubblicati su periodici a carattere scientifico che abbiano almeno due uscite annue.
La Raccomandazione della Commissione UE del 17 luglio 2012 sull’accesso all’informazione scientifica e sulla sua conservazione (2012/417/UE) in GUCE L. 194/39 del 21 luglio 2012 chiede, per quanto riguarda le istituzioni accademiche degli stati membri, di definire e attuare politiche per la diffusione delle pubblicazioni scientifiche e l’accesso aperto.
OA e CRUI
La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – CRUI - sostiene l’Open Access, sviluppando progetti ed iniziative tese alla sua diffusione.
In particolare la Commissione Biblioteche, istituita nel 1999 con il compito di porsi come sede istituzionale di confronto e sviluppo del sistema delle biblioteche universitarie, per favorirne la crescita e rappresentarne le esigenze, si occupa delle tematiche dell’Open Access e di quelle relative alle risorse a supporto dell’attività didattica e di ricerca del sistema accademico italiano allo scopo di favorire il raggiungimento di economie nell’acquisto e nella gestione delle risorse elettroniche.
OA e Commissione Biblioteche: Gruppo Open Access e Gruppo CARE
La Commissione Biblioteche ha due gruppi di lavoro che si occupano specificamente di queste tematiche:
Il Gruppo OPEN ACCESS che ha redatto alcune linee guida su queste tematiche come:
le Linee guida sulla gestione dei diritti per l’accesso aperto,
le Linee guida per la creazione e la gestione di metadati nei repository istituzionali,
le Linee guida per riviste ad Accesso aperto,
le Linee guida per il deposito delle tesi di dottorato.
Il Gruppo CARE (Gruppo di Coordinamento per l’Accesso alle Risorse Elettroniche), che organizza e cura, su mandato delle università, le negoziazioni con gli editori e/o produttori di “risorse elettroniche” ha in corso diverse trattative, di cui alcune già concluse, con gli editori per la stipula di accordi di transizione (Trasformative Agreements) volti a trasformare l’editore da percettore di abbonamenti ad accesso esclusivo a fornitore di servizi ad accesso aperto: anziché pagare agli editori i costi degli abbonamenti, si pagano i costi per la pubblicazione open access degli articoli, negoziando in cambio l’accesso aperto per le comunità scientifiche al portfolio dell’editore.
Per i contratti tradizionali in abbonamento, ispirandosi alle pratiche di Plan S, fra le richieste contrattuali viene previsto il deposito della AAM (Draft o Author's Accepted Manuscript) nell’archivio istituzionale.
DARIAH (Digital Research Infrastructure for Arts and Humanities) ha come scopo quello di favorire e supportare la ricerca e l'insegnamento attraverso strumenti digitali nell'ambito delle Arti e delle Scienze Umane. DARIAH è un network di persone, specializzazioni, conoscenze, contenuti, metodi, strumenti e tecnologie dei propri paesi membri.
Dariah Open Access Book Bursary 2023: sostiene i giovani ricercatori in Digital Humanities attraverso una borsa di studio annuale per la pubblicazione in OA di monografie.
European Research Council
L’European Research Council (ERC), è un ente dell’Unione Europea che sostiene le pratiche dell’Open Science e finanzia ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità, i quali intendono svolgere attività di ricerca e progetti innovativi in UE o nei Paesi Associati, senza porre alcun limite tematico e disciplinare.
I bandi a cui poter aderire sono molti (Starting Grants, Consolidator Grants, Advanced Grants, Synergy Grants, Proof of Concept) e i requisiti richiesti per la partecipazione sono definiti sulla base di criteri legati all’esperienza e alla maturità scientifica del ricercatore.
Al fine di fornire un supporto a coloro che intendono aderire ai programmi di finanziamento, ERC fornisce alcuni documenti utili per la presentazione dei progetti di ricerca:
Europe PMC fornisce l'accesso alla letteratura da fonti affidabili. E' disponibile liberamente per chiunque. In PMC Europe sono depositati 40.8 milioni di pubblicazioni, preprint e altri documenti corredati da link ai dati, revisioni, protocolli e altre risorse rilevanti.
Europe PMC adotta un sistema di sottomissione del manoscritto (Europe PMC plus) a nome di finanziatori del progetto Europe PMC, che raccomandano o richiedono che le pubblicazioni di ricerche da questi finanziate siano disponibili ad accesso aperto attraverso Europe PMC. Gli autori supportati da Europe PMC possono depositare i loro manoscritti per essere inclusi in Europe PMC e quindi per estensione in PubMed Central (PMC plus) utilizzando il sistema Europe PMC plus.
Europe PMC è ospitato da EMBL-EBI, l'European Bioinformatics Institute, una organizzazione che si occupa di ricerca innovativa e interdisciplinare che ha come obiettivo quello di rendere liberamente accessibile alla comunità i dati sulle Scienze biologiche. Europe PMC ha come partner PubMed Central (PMC), ed è supportato da un gruppo di finanziatori di ambito internazionale che hanno scelto PMC Europe come loro repository.
CRITERI GENERALI PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI
La Fondazione Cariplo — soggetto finanziatore della Ricerca Scientifica negli ambiti multidisciplinari delle scienze con l’obiettivo di promuovere il bene pubblico — sostiene il modello di accesso aperto (Open Access) alla letteratura scientifica nella convinzione che tale condizione sia necessaria per favorire, nella «società della conoscenza», la diffusione del sapere, lo sviluppo di una ricerca di qualità e la fruizione democratica dei risultati della Ricerca Scientifica.
Policy di Open Access a valere sui contributi nell'area ricerca scientifica
OA e Horizon Europe
Horizon Europe è il Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2021-2027 e una dotazione finanziaria complessiva di 95,5 miliardi. Si tratta del più ampio programma di ricerca e innovazione transnazionale al mondo e finanzia attività di ricerca e innovazione, esclusivamente in ambito civile, attraverso l’invito a presentare proposte aperte e competitive. I temi di Horizon Europe sono organizzati in un programma trasversale ed in un programma specifico, diviso in tre sezioni (Excelent Science; global challenges & European Industrial Competitiveness; Innovative Europe).
Il programma è gestito direttamente dalla Commissione europea. Gli obiettivi perseguiti da Horizon sono tesi all’implementazione scientifica e tecnologica dell’Unione e dei suoi Stati membri, rispondendo alle nuove sfide globali definite dagli obiettivi di sviluppo sostenibile individuati dall’Agenda 2030. Tutti i soggetti giuridici possono partecipare a Horizon Europe, anche quelli di Paesi terzi non associati al programma o le organizzazioni internazionali (con eccezioni definite nel programma di lavoro o bando specifico). Per realizzare progetti collaborativi è possibile costituire un consorzio, che deve comporsi di almeno tre soggetti giuridici indipendenti e stabiliti ciascuno in un Paese associato o Stato membro diverso, e almeno un soggetto deve appartenere ad uno Stato membro. I soggetti posti in Paesi terzi non associati non possono ricevere alcun finanziamento, a meno che siano Paesi terzi non associati a reddito medio-basso oppure rientrino in particolari eccezioni, come l’essere stato posto dalla Commissione Europea tra i destinatari del programma di lavoro adottato, oppure nel caso in cui il Paese venga reputato essenziale per l’attuazione del progetto. Per maggiori informazioni è possibile consultare la lista dei paesi elegibili, estratta dalla guida al programma. Al seguente link è possibile visualizzare una sintesi degli obiettivi e delle caratteristiche di Horizon Europe.
Per i ricercatori che decidono di aderire al programma, ecco alcune indicazioni utili sull’iter di pubblicazione da seguire, fase per fase; qui invece è possibile trovare una guida per la gestione dei dati e per la creazione del progetto di ricerca da presentare, in conformità al template previsto dal programma.
OA e OpenAIRE
OpenAIRE è un progetto europeo nato con l’obiettivo di creare una rete digitale per l’identificazione, il deposito, il monitoraggio e l’accesso al testo completo delle pubblicazioni all’interno del progetto pilota sull’Open access del settimo programma quadro (FP7) 2007-2010.
Il programma prevedeva l’obbligo per i ricercatori delle aree disciplinari di Energia, Ambiente, Salute, ICT, Infrastrutture di ricerca, Scienza e società, Scienze Socio-economiche e Umanistiche di depositare in archivi disciplinari o istituzionali gli articoli che documentavano i risultati delle ricerche finanziate in FP7, rendendoli così disponibili in open access entro 6 o 12 mesi dalla prima pubblicazione. La piattaforma OpenAIRE raccoglie oggi anche i metadati relativi alle pubblicazioni risultanti da progetti europei finanziati nel programma Horizon 2020.
OpenAIRE è stato rifinanziato nel 2018 ed entra nella sua terza fase con il nome OpenAIRE Advance. L'obiettivo principale è la costruzione di EOSC (European Open Science Cloud), infrastruttura europea di riferimento per la diffusione dell'open science. A tal fine il progetto mira a potenziare i NOAD (National OpenAIRE Desk), ovvero le strutture di pertinenza nazionale il cui ruolo è di portare in modo sempre più incisivo l'open science all'attenzione dei rispettivi governi e dei finanziatori. Si tratta di un approccio partecipativo, che ha permesso di creare diramazioni in ogni stato membro dell’UE e collaborazioni durature tra le comunità di ricerca. OpenAire Nexus, rappresenta oggi l’ultimo stadio del progetto sulla scienza aperta europea ed è in attività per continuare ad offrire i servizi di OpenAIRE.
Per approfondire maggiormente gli sviluppi del progetto:
Open Research Europe
La Commissione europea ha creato Open Research Europe, servizio di pubblicazione scientifica in Gold Open Access, che fornisce ai beneficiari di Horizon Europe una piattaforma sottoposta a controllo di peer review, per pubblicare contributi senza alcun costo e nel pieno rispetto delle politiche di accesso aperto. La piattaforma accetta pubblicazioni provenienti da ogni ambito scientifico.
OA e PLAN S
Plan S è un progetto che nasce nel 2018 dall’attività di 13 istituti di ricerca europei che, supportati dalla Commissione Europea e dall’European Research Council (ERI), hanno formato cOalition S. Il progetto, ispirato a SCOAP3, si è posto come obiettivo la promozione dell’Open Access, definendo l’obbligo a partire dal 1° gennaio 2021 di pubblicare gli articoli scientifici di ricerche finanziate con fondi pubblici su riviste o piattaforme Open Access. Secondo cOalition S è poi fondamentale applicare altre forme di peer review, abbandonando gli indici strettamente bibliometrici. Plan S prevede tre possibilità: la pubblicazione su riviste OA non ibride (gold OA), la pubblicazione su riviste in abbonamento ma con deposito immediato delle AAM (Author's Accepted Manuscript) in archivio aperto, la pubblicazione su riviste ibride sottoposte a contratto trasformativo. Plan S ha portato a riflettere sulla cultura della condivisione, portando la comunità scientifica ad aprire l’orizzonte su nuovi modelli editoriali e a rivedere le pratiche di valutazione della ricerca e i suoi processi.
Il Journal Checker Tool è uno strumento Web che fornisce ai ricercatori suggerimenti utili su come conformarsi alle richieste del proprio ente finanziatore aderente al progetto, scegliendo percorsi di pubblicazione idonei ai criteri previsti da PlanS per l’accesso aperto. Fornendo il nome della rivista, dell’ente finanziatore e dell’istituto al quale si è affiliati, è possibile ottenere indicazioni di conformità della rivista a PlanS e le politiche in accesso aperto a cui il finanziatore aderisce.
Programma nazionale per la ricerca 2021-2027 Decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, in materia di “Disposizioni per il coordinamento, la programmazione e la valutazione della politica nazionale relativa alla ricerca scientifica e tecnologica, a norma dell’articolo 11, comma 1, lettera d), della legge 15 marzo 1997, n. 59”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 151 del 1° luglio 1998
L’obiettivo del Piano nazionale per la scienza aperta è porre le basi per la piena attuazione della scienza aperta in Italia, favorendo la transizione verso un sistema aperto, trasparente, equo, inclusivo, in cui la comunità scientifica si riappropri della comunicazione dei risultati della ricerca, con benefici per la ricerca stessa e per l’intera società. Mira a creare le condizioni per la piena partecipazione dell’Italia ai processi europei e internazionali di scienza aperta
MUR, Programma nazionale per la ricerca 2021-2027, pp. 156-159
Il bando PRIN 2022 all'Art. 13 stabilisce che:
1. Ciascun responsabile di unità garantisce l'accesso gratuito e on-line (almeno in modalità green access) ai risultati ottenuti e ai contenuti delle ricerche oggetto di pubblicazioni scientifiche “peer-reviewed” nell'ambito del progetto, secondo quanto previsto dall’art. 4, commi 2 e 2 bis, del decreto legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112.
2. Restano impregiudicati tutti gli eventuali obblighi di riservatezza o di tutela dei dati personali.
3. Come eccezione, i responsabili di unità sono esentati dall’assicurare l'accesso aperto a parti specifiche dei propri dati di ricerca, se l'accesso aperto a tali dati dovesse compromettere il raggiungimento del principale obiettivo della ricerca stessa.
OA e SCOAP3
Il progetto SCOAP3, sostenuto dal CERN di Ginevra, è gestito in Italia da INFN con la collaborazione di CRUI e università ed enti di ricerca partecipanti. Al progetto partecipano 3.000 biblioteche di 47 Paesi. SCOAP3 si pone come obiettivo la conversione dei fondi dagli abbonamenti ai diritti di pubblicazione in Open Access. Prevede la costituzione di un consorzio mondiale ad opera delle agenzie e biblioteche del settore, le quali si dividono i costi di pubblicazione. Le riviste, selezionate attraverso una gara commerciale, sono poi trasformate in Open Access. SCOAP3 è arrivato al suo settimo anno contrattuale. L'APC medio è di 1.150 euro, inferiore rispetto alla media europea. Dal gennaio 2014 sono stati pubblicati più di 23.500 articoli in OA. Di questi, 5.000 con almeno un autore italiano. L’esperienza di SCOAP3 nasce in un settore dove l’Open Access è già diffuso e con un panorama editoriale circoscritto.
Link utili:
sito dell'editore https://scoap3.org/
elenco titoli: https://scoap3.org/phase2-journals/
SPARC Europe promuove l'Open Science, l'Open Scholarship e l'Open Education in Europa.
SPARC Europe si pone come una organizzazione che promuove il libero accesso alla ricerca e all'educazione, a favore della Comunità accademica, educativa, e della società intera. L'ideale di una maggiore apertura nella ricerca e nell'educazione porterà ad una accelerazione nelle scoperte nell'ambito accademico, nel settore privato e ad ogni livello dell'istruzione.
Il lavoro di SPARC Europe si concentra su 5 obiettivi:
La missione di Fondazione Telethon è sostenere e promuovere la ricerca scientifica, di base e clinica, volta alla cura delle malattie genetiche.
La Fondazione Telethon promuove il libero accesso ai risultati della ricerca finanziata, in linea con le finalità della propria missione e come contributo alla collettività. Per questo Fondazione Telethon richiede che tutti i risultati della ricerca, supportata interamente o in parte dal finanziamento Telethon, pubblicati in una rivista peer-reviewed, siano resi pubblicamente accessibili quanto prima possibile.